Nazionale italiana di calcio numero maglie

A differenza di quanto mostrato nelle belle trasferte di Napoli e Roma, la squadra guidata da Eusebio Di Francesco lascia parecchio a desiderare nella gara dello Juventus Stadium valevole per la 16esima giornata del massimo campionato italiano di calcio con una prestazione arrendevole e accondiscendente al potere. Se a questo poi aggiungiamo la squalifica premeditata di Berardi rimediata nella gara contro il Chievo (“Contento di aver fatto un favore alla Juve con il mio gol alla Roma”), la rinuncia dal primo minuto del miglior attaccante emiliano Simone Zaza (subentrato solo al 51′ al posto di Kurtic) e l’incapacità di Marrone di rendersi protagonista nel suo vecchio stadio, abbiamo la fotografia della condizione di un campionato privo di qualsiasi leale confronto. Solo quattro i voti incassati dalla Turchia che concorreva con la Germania. Tra questi una sterilità offensiva causata anche dalla scarsa vena di Cyril Thereau; il talentuoso francese non trova mai la giocata giusta, sbattendo a ripetizione sul muro blucerchiato e sprecando i pochi spazi concessi da Palombo & company. Che, ad esempio, sul lato frontale della casacca giallorossa ci sia la frase Un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla fantasia (cit.

Impossibile, però, non ricordare Roma core de sta città unico grande amore (cit. I problemi palesati in questo avvio di stagione però, hanno matrice ben diversa e come progenitore un Dg che di danni ne ha fatti parecchi anche da queste parti. Lui è Ricardo Izecson dos Santos Leite detto Kakà, l’ ultimo Pallone d’ oro raccolto dal calcio italiano grazie al Milan che sta vivendo una tormentata stagione di passaggio dai trionfi berlusconiani alle incertezze cinesi. La squadra guidata d Vincenzo Montella schianta con un rotondo 3-0 il Bologna e torna a gustare il sapore delle zone nobili del campionato con un quarto posto che strizza l’occhio alla prossima qualificazione per i preliminare di Champions League, sfuggiti all’ultima giornata della passata stagione. Migliore in campo il centrocampista spagnolo Borja Valero autore di un gol (splendido l’aggancio su passaggio di Rossi e il piatto a giro sul palo lontano che vale la quinta segnatura in questo campionato) ed un assist per la tredicesima marcatura nel torneo del capocannoniere Giuseppe “Pepito” Rossi. La posa della prima pietra risale al 19 maggio 1956. L’inaugurazione del primo tronco, da Milano a Parma, risale all’8 dicembre 1958, alla presenza del presidente del consiglio Amintore Fanfani e del ministro dei lavori pubblici Giuseppe Togni.

Dopo Ronaldo, il fenomeno, quello vero ripetono in Brasile, e prima dell’ altro Ronaldo, Cristiano intendiamo, e Leo Messi, c’ è stato soltanto lui. C’è poco da dire, siamo destinati a soffrire, ma è anche vero che chi provoca questo stato d’animo ce la mette tutta! C’è Carlotta, venti anni, che nella vita ha qualche difficoltà intellettiva e ha ripreso da poco. Sul difficile campo di Carmagnola i biancorossi, privi dello squalificato Brondino e dell’infortunato Benso, maglie da calcio danno vita a un primo tempo combattuto ed equlibrato contro una squadra in buona salute. La vita marina che si sviluppa presso questi reef, è sorprendente anche per l’insediamento di moltissime varietà di pesci, spugne, crostacei, molluschi e moltissime altre varietà di animali. Giusto dieci anni fa, in questi stessi giorni, dall’ altra parte del mondo, a Yokohama, Giappone, sempre lui, Kakà alzò la coppa del mondiale per club spianando il Boca Juniors. Coppa di Francia e due Supercoppe di Francia, ma i vari tecnici alternatisi sulla panchina dei parigini non riuscirono a portare il club al successo in ambito europeo.

Sul fronte commerciale Ad Solutions, ha puntato sulla valorizzazione del target maschile, “Molto ambito dagli investitori – spiega Franco Gilardi, responsabile della divisione interactive della concessionaria – le aziende che guardano con interesse a Calciomercato,com hanno prodotti con una forte connotazione sportiva o maschile, tipo cura della persona e abbigliamento sportivo e spesso appartengono al mondo del largo consumo. Sarebbe bello, ne converrete, se – al di là di qualsiasi tipo di interesse commerciale – ogni società scegliesse di fissare sulla propria maglia, sopra o sotto il marchio dello sponsor, una frase, un pensiero, una strofa dedicata alla squadra da un tifoso, speciale e non. Il logo di questa o quella multinazionale sulla maglia, si sa, regala un sacco di soldi, che non fanno mai male; ma volete mettere il valore di una scritta di cuore sul cuore? Le sponsorizzazioni di carattere culturale si affermano in tempi più recenti, come ulteriore strumento per aumentare il valore intangibile dell’impresa consolidandone la reputazione e facendole guadagnare la benevolenza (goodwill) del pubblico. Ci avevano provato e l’avevano buttata lì, sperando che qualcuno rispondesse per tirare su qualche soldo da dare in beneficenza. Probabilmente ne stiamo dimenticando qualcuno che meriterebbe la copertina della maglia.