Maglie calcio più belle 2020/21
Questa libertà ti consente di goderti il calcio senza limitazioni geografiche o temporali. Queste collaborazioni possono includere la sponsorizzazione di post sui social media, la realizzazione di video promozionali o la partecipazione a eventi pubblici legati al calcio. Frattanto, in questo periodo di forzata lontananza dal calcio italiano, per Rossi parve profilarsi la possibilità di un approdo nel soccer nordamericano. La piazza si schierò contro il presidente, che da parte sua sembrava fare di tutto per non voler andare d’accordo coi tifosi; accanto a pochi punti fermi dell’undici titolare come Andrea Mazzantini, Marco Materazzi e Zé Maria, Gaucci affiancò oltre una ventina di nuovi innesti, tra cui giovani italiani presi dalle serie inferiori, come Mirko Pieri, Fabio Grosso, Fabio Liverani, Davide Baiocco e Marco Di Loreto, e stranieri provenienti da ogni parte del pianeta, su tutti Zīsīs Vryzas e Rahman Rezaei. Ha giocato da titolare tre delle quattro partite disputate dall’Ungheria, compresa la sconfitta per 0-4 agli ottavi per mano del Belgio.
La squadra biancoverde chiude il campionato al 3º posto ed accede ai play-off, dove esce di scena in semifinale per mano del Padova. E torno al mio posto e riprendo a giocare. Improvvisamente Mauro Della Martira dice: «Paolo, questo è un mio amico che gioca alle scommesse». Al termine della stagione, preda di problemi alle ginocchia che lo tormentavano sin dagli inizi della carriera, diede l’addio definitivo all’attività agonistica, a soli trent’anni. Oltretutto nella Juventus giocavo in una posizione poco congeniale alle mie caratteristiche, ma mi sono adattato, anche sacrificandomi. L’avrei fatto lo stesso, diciamo che sono stato un po’ spinto. In veste dirigenziale, è stato presidente onorario del Santa Lucia, società in cui mosse i primi passi da calciatore. È stato un grande amore. Con i tifosi juventini non mi sono mai trovato bene, forse ha rovinato il rapporto la faccenda dell’ingaggio, quando avevo chiesto qualche soldo in più.
In campionato il Foggia inizia bene, nelle prime nove giornate rimane imbattuto e conquista 12 punti subendo una sola rete, mentre la prima sconfitta arriva in casa contro il Lecco. Vinsero con facilità il primo girone di qualificazione e nei quarti eliminarono l’Ungheria vincendo in casa 3-0 dopo la sconfitta per 2-0 subita all’andata. Nel 2000 i leoni indomabili vinsero nuovamente la Coppa d’Africa, battendo in finale a Lagos la Nigeria padrona di casa per 4-3 ai tiri di rigore, dopo il 2-2 dei tempi supplementari; il decisivo tiro dal dischetto fu del difensore Rigobert Song. 1936 raggiunse comunque, dopo avere battuto Cremonese, Modena, Lazio e Milan, la finale di Coppa Italia, giocata a Genova l’11 giugno 1936 e persa per 5-1 contro il Torino. Infine, l’11 luglio 1982 realizzò la prima rete della finale vinta 3-1 contro la Germania Ovest: «Eravamo campioni del mondo. Nella partita vinta 3-2 contro il Brasile, decisiva per la qualificazione alla semifinale, Rossi si sbloccò realizzando una tripletta. Rossi esordì in nazionale maggiore il 21 dicembre 1977, ventunenne, in una gara amichevole contro il Belgio disputata a Liegi, vinta 1-0 dagli Azzurri. Il commissario tecnico Enzo Bearzot lo convocò per il campionato del mondo 1978. Nel corso della prima fase a gruppi segnò sia alla Francia, nella gara d’esordio a Mar del Plata il 2 giugno 1978, sia all’Ungheria; il 10 giugno contro l’Argentina padrone di casa, invece, fornì l’assist al compagno Bettega per il gol del definitivo 1-0. Segnò anche nella seconda fase a gruppi contro l’Austria, concludendo il mondiale con 3 gol, mentre l’Italia si aggiudicò il quarto posto dopo aver perso la finalina contro il Brasile.
Una soluzione che trovò la migliore rappresentazione nella seconda metà dei ’90 anche grazie all’exploit della squadra ai Mondiali del 1998 (con un clamoroso terzo posto). Vi sono esposte altre opere di arte sacra rinascimentale e il lapidario della zona del Mercato Vecchio, distrutto verso il 1895 per far posto a piazza della Repubblica. Mi sono sposato a settembre. Il completo da trasferta presentava lo stesso stile, ma a colori invertiti. Lo stile minimalista della maglia del Galles 2024 è rappresentato da una combinazione di colori rosso scarlatto, completata da dettagli verde e bianco, come nella loro bandiera. L’annata 2002-2003, con l’avvento di Riccardo Garrone, vede poi un altro storico ritorno, quello lo sponsor ERG degli «anni d’oro»; la maglia cambia, venendo rifinita con due sottili bande verticali a contrasto all’altezza delle spalle. Tutto è durato appena due minuti, quelli che diverranno i due minuti più angoscianti della mia carriera».